(dedicata a Clelia Calvi)
Una parola per te che hai visto nascere un fiore
sui verdi prati di casa dove i tuoi figli correvano
giocando a fare la guerra e in guerra sono partiti
non son più carne né ossa, ma solo pezzi di ferro
pezzi di ferro e medaglie da ricoprirci quel prato
da ricoprirci il tuo petto, più grandi di questa Italia
che dei suoi figli migliori, di chi ha donato se stesso
trova le colpe peggiori e si vergogna di loro
per non guardarsi allo specchio e ricordarsi cos’era
prima di esser matrigna, puttana in mano ai buffoni
che ha differenza di Clelia, non vedranno nascere un fiore
(difeso giorno per giorno), né la poesia di quel fiore…
chiamato “nazione”