Mostrami la via che vuoi purché infine porti a te
perché io trasformi il mio anelito nel respiro tuo
non cerco le strade più brevi, scorciatoie da prendere al buio
ma sudare e anche piangere per arrivare a te
a strappar via, con le dita, more nere tra i rovi
in sterminati meandri del tuo cuore vermiglio
dimmi come devo fare a toglier dal petto la spina
che mi agita il sonno, che mi punge i nervi del cuore
e non basta mai quello che sei, nel riflesso di noi
e lo capirai che sopra di noi si trova altro di noi
perché siamo solo noi e non esiste più
null’altro che noi e non lo sento più
ma il mondo è per noi
muovo passi decisi nel sentiero di rovi
dove le spine si intrecciano alle foglie di rosa
ma proseguo tra sangue e profumo, tra i miei tagli e sospiri
perché tu stessa sei quell’impervio sentiero