(dedicata all’occupazione di Fiume d’Italia, iniziata il 12 settembre 1919)

 

 

 

Fiume o morte, in questa notte

mille teschi che marciano

Fiume o morte, in questa notte

mille teschi ricordano i vecchi cori degli eroi    

 

Stiamo sbranando la via verso Fiume

la sbirraglia prova a fermarci, si illude

è una corsa senza ritorni

i camion son bisonti notturni

trattenendo il respiro, adesso in fila indiana

in una promessa sola ardita e legionaria

d’un tratto appare “l’italianissima”

illuminata e bellissima

 

Fiume o morte, in questa notte

mille teschi che marciano

Fiume o morte, in questa notte

i nostri padri ci guardano

Fiume o morte, in questa notte

mille teschi ricordano i vecchi cori degli eroi

 

Siamo i fantasmi di chi unì l’Italia

la gioia è immutata, il desiderio, la rabbia

quello che adesso qui sei

è l’eterno di te che lascerai

 

Fiume o morte, in questa notte

mille teschi che marciano

Fiume o morte, in questa notte

i nostri figli ci guardano

Fiume o morte, in questa notte

mille teschi ricordano i vecchi cori degli eroi