(dedicata alla Vittoria d’Italia)
Ricordo quando giungemmo
terra nera, stivali di cuoio malamente allacciati
e poi ci guardammo in silenzio
per trovare, per ritrovarci dentro a motivi profondi
il solstizio arrivò
a unire la nostra gente, la guerra è un destino
il terzo giorno ci spaventò
ma firmammo col labbro lame strette tra i denti
Danziamo nella guerra del mondo
cadiamo ma non vi lasceremo casa un momento
crediamo con occhi chiusi in un tuffo profondo
forgiamo nuove leggi in un giorno
e tu dove sei? Ma tu dove sei?
Il cannone crepitò la sua legge
legge eterna, vera religione dell’uomo
alla fine sfondò nostri retaggi e paure
ci lanciammo nel fuoco
in un teschio d’ambra intagliai
il vuoto per bere la grappa dei padri
da ragazzo passai
a coscienza e sapienza, l’Italia è il destino
Danziamo nella guerra del mondo
cadiamo ma non vi lasceremo casa un momento
crediamo con occhi chiusi in un tuffo profondo
forgiamo nuove leggi in un giorno
e tu dove sei? Ma tu dove sei?