Aggiornamento del 10/06/2015. Relativamente al processo del corteo di Ramelli del 2014, Federico “Skoll” Goglio e tutti gli altri imputati, sono stati ASSOLTI CON FORMULA PIENA: IL FATTO NON SUSSISTE.
COMUNICATO UFFICIALE
In merito alle notizie apparse in queste ore sugli organi di informazione nazionali e sulla stampa, relativamente a vicende giudiziarie che mi riguardano, tengo a fare alcune precisazioni. Come ogni anno, anche nel 2013 e nel 2014 si è svolta la consueta commemorazione di Sergio Ramelli, Carlo Borsani ed Enrico Pedenovi. Un evento commemorativo, un corteo in ricordo, un corteo funebre, autorizzato, pacifico. Un evento al quale, oltre al sottoscritto, hanno preso parte migliaia di uomini, donne, bambini. Un corteo scevro da significati politici, propagandistici, apologetici, i cui partecipanti rappresentano una moltitudine varia ed eterogenea, fatta di semplici cittadini, famiglie, esponenti della cultura e anche delle istituzioni. Un evento costruttivo, propositivo, esclusivamente basato sul pacifico e silenzioso ricordo. Un ricordo che avviene con la tradizionale chiamata del Presente, un gesto consueto e in uso odierno anche in ambiti diversi, come quello militare. Sono stato rinviato a giudizio esattamente e unicamente per questo: per la partecipazione e per il richiamo del ricordo. Ogni altro presunto gesto, politico, apologetico, compiuto o indotto dal sottoscritto, è frutto di ricostruzioni giornalistiche fantasiose. Non sono iscritto ad alcun partito o movimento politico, la mia esclusiva attività pubblica, la musica, è culturale e trasversale. Queste poche parole, scritte con grande tranquillità, non sono dettate dalla vicenda giudiziaria in sé, verso la quale nutro fiducia, ma dall’esposizione mediatica di queste ore. Tutelerò la mia persona e la mia immagine pubblica in ogni sede appropriata.
Con serenità, quella della coscienza.
Federico Skoll Goglio