Luigia Manfrini Farnè – al secolo Luisa Ferida – bellezza e talento del cinema italiano. L’incontro con Osvaldo Valenti… l’amore e la guerra. Il 30 aprile 1945, incinta di quattro mesi, colpevole unicamente di amare Valenti, Luisa viene assassinata da una banda di partigiani.
Il tuo amore si mischia
ai riflessi arancioni
di questa nebbia più fitta
E l’amore ci invischia
lui che alza il suo bavero
è già un ricordo che resta
E l’amore ci spoglia
hai lo sguardo da grande
ma credi ad una promessa
È un amore che inizia
nel racconto di mia nonna
mentre mi fa una carezza
Eh… viene e poi non passa più
viene e poi non passa
E mi ricorda che tu li guardasti negli occhi
tu li guardasti negli occhi
Luisa guardavi, guardavi i vigliacchi
E fu come in un giorno di inverno
come in un giorno di inverno
uno strano giorno di inverno
Il tuo amore si immischia
tra il profumo del set
e la puzza già di vendetta
È l’amore che rischia
tra una banda di vili
assassini di fretta
È l’amore che mischia
questo mazzo di carte
ma poi c’è un baro che smazza
Il tuo amore mi fischia
di svegliarmi se posso
che la tua storia mi cerca…