Perché scriviamo sempre versi di cuore e di sangue
addormentandoci sulle rovine dei tiepidi?
come lanterne ci attira il binomio di noi
l’unione profonda ma fugace di noi due
della voglia che si spegne e poi puntualmente ritorna
a cui dai un sollievo… acqua per la sete perenne
piove sul riflesso dei neon della città
che ti fanno ancora più bella
aggiungendo contrasto alle linee di te che sfioro
(e ti senti addosso la notte)
tu mi ricordi esperienze passate di guerre e di donne perdute
nel cielo che ondeggia sopra al nostro letto
poi abbassandosi per divorarci in quell’istante
mentre da fuori televisioni accese raccontano
il nulla ossessivo di questo mondo dei deboli
rammentandoci, come se ce ne fosse bisogno,
perché noi viviamo invece dentro a storie di cuore e di sangue
perché noi viviamo, invece, dentro a storie di cuore e di sangue