Sento la linea del lamento che il cuore tuo sottende difende e poi vende al miglior offerente

in questa notte che mi offende per la facilità con la quale si sparge mollemente la viltà

e la realtà è un cuore gonfio di pietà sarà ma non mi piace niente questa gente che solo

sente l’amore il cuore l’amore il cuore vite da commozione treni senza locomotore

che viaggiano su strani amori mentre io già gusto i sapori che mi danno le mie azioni sotto

questi soli striscianti le emozioni vinte oramai le tentazioni

dai miei sogni fatti in un respiro già ambizioni

 

tu non lo sai, ma siamo lacrime e poesie

e non lo vuoi, saremo le tue malattie

e ascolterai violenti e dolci litanie

e adesso vai perduto nelle tue manie

 

ascolta il vento della colpa che sotto questa volta ci unisce ci abbraccia e poi ci riconta

è una rivolta al gioco mai passato fatto di massacro lento e nella storia diversificato

fuoco incrociato che falcia sempre noi contento tu che puoi accanirti col tuo odio verso noi

ma tu lo sai che un giorno pagherai per la morte che hai versato dolore già disseminato

scottato dai volti che hai lasciato hai tradito e abbandonato il cuore per cui un giorno fosti in

superficie assai legato ma sei annegato nel vuoto sentimento

pianto addosso tra pietà parole e vecchio tradimento

 

siamo lacrime e poesie, siamo tutti cuori impavidi, siamo vittime e carnefici